“La conoscevo bene, era una mia ex alunna”

Salerno, 25/11/2022 di Alessandro Del Regno- Ermelinda Petrone e del team della Redazione digitale: narrare nel tempo dei social

Ospiti dell’incontro: Piera Carlomagno (scrittrice e giornalista), Filomena Tagliamonte (psicologa e membro dell’associazione codice rosso collegato a Protocollo Eva)), Stefania De Martino(avvocato), Giovanni Falcone (fondatore e direttore dell’associazione “la Fenice”), Rocco Alfano (magistrato presso tribunale di Salerno), Paola De Roberto (assessore comune di Salerno).

LA COMUNITÀ SCOLASTICA DELL’IIS GENOVESI DA VINCI NELLA GIORNATA INTERNAZIONALE PER COMBATTERE LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

La conoscevo bene, era una mia ex alunna”

E’ con questo ricordo personale che la dirigente scolastica dell’IIS Genovesi-Da Vinci, prof.ssa Lea Celano ha dato inizio all’incontro in occasione della Giornata Internazionale per combattere la violenza contro le donne, che si è tenuto presso l’Aula Magna del nostro istituto. Ricordare la violenta scomparsa di Anna Borsa, una donna uccisa per “amore”, ha permesso di ribadire che #L’amorenonèquesto , rimbalzato come appello costante durante tutto l’incontro. Quello di Anna Borsa è uno dei tanti casi di femminicidio avvenuti in Italia di recente e, in particolare, in una zona molto vicina a noi (Pontecagnano Faiano).

Durante l’incontro del 25 Novembre sono state tante le presenze e le voci significative che hanno voluto sicuramente testimoniare e ricordare le tante vittime ma soprattutto parlare a noi studenti e studentesse dei tanti segnali di un “amore non sano” .

Come affermato dall’ospite Rocco Alfano (magistrato presso il tribunale di Salerno), in Italia dal 1 Gennaio al 20 Novembre 2022 ci sono stati 273 omicidi, di cui 104 hanno avuto come vittime delle donne. In ambito mondiale, invece, sono state 45mila le donne vittime di femminicidio.

“La violenza non dovrebbe essere normalizzata in nessun caso”: è stato il messaggio più incisivo rivolto a noi studenti. La frase “se mi ami, allora lo fai” è sbagliata, non è segno d’amore, ognuno deve essere libero di fare ciò che vuole; amare vuol dire proprio questo: lasciare libera la persona di cui siamo innamorati.

Un altro tema toccato durante l’incontro è quello del “revengeporn” (la diffusione non autorizzata di immagini o video sessualmente espliciti), un reato che potrebbe sembrare meno grave del femminicidio, ma che in realtà ha portato innumerevoli vittime a suicidarsi perchè non sono riuscite a reggere il peso della vergogna. Si raccomanda, quindi, a fare attenzione a ciò che si divulga sui social, poiché da un momento all’altro questi contenuti (inizialmente privati) potrebbero finire su tutta la rete.

Il convegno si conclude con una metafora: “la violenza sulle donne può essere paragonata ad un fiume carsico; come il fiume è visibile all’inizio del suo percorso, poi scompare “nelle rocce” e poi ricompare in seguito, così succede anche con la violenza: aspetta un po’ di tempo prima di rivelarsi, poi scompare per un certo periodo di tempo, per poi ricomparire più dannosa e aggressiva di prima. Dobbiamo fare in modo da non far riapparire questo fiume, o quantomeno farlo riapparire prima che diventi ingestibile. Dobbiamo iniziare a coltivare l’idea della bellezza della sconfitta: in una società sempre più orientata verso la vittoria e la perfezione esasperata, la sconfitta rappresenterebbe un’occasione di crescita. Una relazione finita male non è una sconfitta, anzi, è un’opportunità di crescita. Viva l’imperfezione, viva il dubbio,viva tutto ciò che ci fa crescere come uomini”.

Ospiti dell’incontro: Piera Carlomagno (scrittrice e giornalista), Filomena Tagliamonte (psicologa e membro dell’associazione codice rosso collegato a Protocollo Eva)), Stefania De Martino(avvocato), Giovanni Falcone (fondatore e direttore dell’associazione “la Fenice”), Rocco Alfano (magistrato presso tribunale di Salerno), Paola De Roberto (assessore comune di Salerno).